In panchina si parte con il nuovo emergente Luciano Spalletti, poi arrivano Giuseppe Materazzi, ritorna Spalletti e si finisce con Franco Oddo.

Zamparini fa arrivare in arancioneroverde il goiellino giapponese Nanami e con lui uno stuolo di giornalisti e fotografi nipponici che seguono il Venezia tutti i giorni da mattina a sera. Comitive di turisti nipponici arrivano a Venezia ad ogni week end con obiettivo campo di allenamento al Centro Sportivo Taliercio e partita domenicale allo Stadio Penzo.

Il presidente coglie anche l’occasione internazionale per presentare, con grande partecipazione di inviati, il progetto dettagliato per la costruzione del nuovo grande stadio a Tessera.

In Coppa Italia disputa quattro turni, superando al secondo turno il Pescara (pareggia 0-0 all’andata, vince 1-0 al ritorno in casa), negli ottavi di finale l’ Udinese (vince 3-0 in casa, perde 2-0 a Udine), e nei quarti di finale la Fiorentina (pareggia 0-0 in casa e 1-1 a Firenze), viene infine eliminato in semifinale dalla Lazio (perde 5-0 a Roma, pareggia 2-2 al ritorno in casa).

Il campo, complice però un ridimensionamento del valore della rosa, non è troppo favorevole. Qualche risultato grida vendetta e il torneo finisce al terzultimo posto e la retrocessione.

Di Redazione

VISSUTA COME UNA SECONDA PELLE

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