Riapparso in Serie A dopo un’assenza triennale e forte di una rosa dai nomi esperti (al campione mondiale Barone si aggiungevano Abbiati, Fiore e Muzzi), il Torino iniziò la stagione dalla Coppa Italia, fu eliminato dal Crotone al secondo turno. Alla vigilia del campionato, gli attriti con Gianni De Biasi convinsero il presidente Cairo all’esonero: la panchina fu affidata al navigato Alberto Zaccheroni. L’esordio avvenne a tre mesi dalla promozione, con un pareggio interno contro il Parma. Il primo scorcio del torneo evidenziò una squadra in crisi, capace di battere tra le mura amiche soltanto il Chievo e la Sampdoria; una ripresa si concretizzò a ridosso del Natale, grazie a tre affermazioni in fila che – peraltro – consentirono di festeggiare vittoriosamente il centenario del club (ricorso il 3 dicembre 2006). Ritrovatasi addirittura a poche lunghezze dalla qualificazione europea, la compagine granata incappò in un 2007 negativo. A fine febbraio, dopo una striscia di 7 knock-out consecutivi, Cairo richiamò De Biasi alla guida. L’attaccante Muzzi, una cui rete assicurò ai granata la salvezza.
Malgrado alcuni passaggi a vuoto, il Torino riuscì a conquistare la salvezza nelle ultime giornate. Una vittoria contro l’ Ascoli – diretta concorrente – condannò i marchigiani in anticipo, permettendo ai piemontesi di classificarsi in sedicesima posizione.
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