La stagione 2018-19 vede il Frosinone competere per la seconda volta in Serie A. I ciociari iniziano in maniera estremamente negativa il campionato, ottenendo un solo punto fino alla sosta di ottobre. Successivamente, tra la ripresa del campionato e la pausa di novembre, la formazione infila 4 risultati utili consecutivi (tra cui la prima vittoria, ai danni della S.P.A.L.) risollevando la propria classifica. Un’altra parentesi critica — in cui si segnalano i pesanti knock-out con Inter e Napoli — porta all’esonero di Moreno Longo, sostituito da Marco Baroni. Dopo i pareggi con Udinese e Milan, i ciociari chiudono il girone di andata in penultima posizione: l’unica avversaria con un rendimento più deficitario è il penalizzato Chievo, impostosi peraltro nello scontro diretto.
Aperta la fase di ritorno con l’ennesimo crollo, un 5-0 interno ad opera dell’Atalanta, il Frosinone conquista sul campo del Bologna la più larga vittoria in massima serie: un 4-0 che, al contempo, rappresenta per Baroni la prima affermazione nella categoria.
Con una situazione ormai compromessa, nel mese di aprile i gialloblu stabiliscono un record mancato nel 2015-16, ovvero la striscia di due vittorie consecutive: a farne le spese sono Parma e Fiorentina. L’esito scontato della retrocessione diviene matematico a tre giornate dalla fine, per effetto di un pareggio contro il Sassuolo: gli stessi neroverdi, già nel 2016, avevano causato l’immediato ritorno in B dei ciociari. Il torneo viene poi archiviato da due sconfitte e un pareggio, riservando ai gialloblu il diciannovesimo posto.
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