Una vera e propria realtà del calcio italiano è il Frosinone del sempre più ambizioso presidente Maurizio Stirpe. Queste le sue parole in occasione della presentazione del progetto ‘Identità Ciociara’ svoltosi a Fiuggi nell’aula consiliare, a fare gli onori di casa il sindaco della città.
STIRPE E QUELLA FILOSOFIA CHE UNISCE TRE STRUTTURE-CARDINE – “Innanzitutto mi fa piacere condividere col sindaco Baccarini la visione del futuro di una Città come questa – ha esordito Stirpe -. La pandemia può costituire occasione di rilancio e ripartenza, così come potrebbe esserlo per tutta per la nostra provincia. Soprattutto quando noi parliamo di turismo, di cultura della salute, di rigenerazione delle aree industriali e quant’altro: da questo punto di vista Fiuggi può essere la punta dell’iceberg. Spero che dopo tante conseguenze negative la pandemia possa riservare al nostro territorio l’occasione per guardare al futuro in modo diverso. Il progetto si inserisce in una filosofia della quale abbiamo tracciato qualche contorno a Ferentino: ripartiamo da strutture che esistono. Lo stadio di Frosinone esisteva già fin dagli anni Settanta anche se lasciato in una condizione di non fruibilità, l’impianto di Ferentino e quello di Fiuggi esistono. Non andremo a creare nulla di quanto non sia già presente. Cercheremo solamente di rendere quanto c’è già, adeguato a quelle che sono le esigenze del mondo sportivo professionistico ma anche per l’utilizzo da parte della gente. Da questo punto di vista il Centro di Capo I Prati ha potenzialità grandissime. Basta camminare attorno alla pista pedonale, basta dalla pista stessa andare verso il Lago di Canterno. Per poi osservare il campo di calcio e la pista di atletica che putroppo sta andando in malora e per la quale è necessaria una totale ristrutturazione, rimettendola in asse con il resto dell’impianto. Magari per fare un meeting di atletica. Come è stato disputato per tanti anni a Rieti, diventato per anni uno dei centri più importanti in Italia per disputare gare di Atletica ai massimi livelli. Fiuggi ha tutte le potenzialità per accogliere manifestazioni di questo genere”.
IL DETTAGLIO DEL RESTYLING – “Il nostro progetto non è faraonico – ha proseguito il presidente del Frosinone -, è un progetto nel quale la rigenerazione si mescola con le cose nuove. Ci sarà (mentre scorrono sul maxi schermo delle slides., ndr), partendo da quello che esiste, sullo stadio nuovo la rivisitazione della tribuna, della pista e degli spogliatoi dove mi risulta si stia già lavorando ma dove andremo ed operare anche noi se sarà necessario, per adeguarli ai nostri standard. Mi preme dirlo: lo stadio rimarrà il campo dove l’Atletico Fiuggi continuerà a giocare le sue partite. Oltretutto rimarrà un campo di proprietà del Comune, l’unico rapporto sarà di convenzione attraverso un canone ‘umano’ che sarà in funzione della categoria e l’uso verrà opportunamente disciplinato. Sarà messo a norma l’altro campo in erba e dove c’è il campo di calciotto verranno realizzati 4 campi di paddle coperti. Ed anche da questo punto di vista si può sviluppare qualcosa di agonistico. L’altro campo in erba sarà dotato di spogliatoi, il manto erboso sarà uguale al campo in erba centrale mentre saranno realizzati due campi in sintetico perché – come già annunciato dallo stesso Stirpe nella conferenza di dicembre – noi porteremo il Settore Giovanile e la sede per il nord della provincia dell’Accademia”.
IL CAPO I PRATI, LA CASA DELLO SPORT E DELL’INTRATTENIMENTO – “Naturalmente questi campi potranno essere utilizzati da altre squadre, anche per ritiri estivi. Il Napoli ad esempio, che non capisco perché debba andare a Castel di Sangro, la Roma o la Lazio saranno le prime Società che andremo a ‘stalkerizzare’ per portarle qui a Fiuggi. Ma faremo la stessa cosa anche altre per squadre di serie B o di Lega Pro che potrebbero anche loro pensare di fermarsi a Fiuggi per il periodo di preparazione piuttosto che salire al Nord. L’imperativo quindi sarà sfruttare questi 4 campi di calcio appieno. Mi diceva l’assessore della presenza di una squadra di Seconda categoria, potrà starci tranquillamente. Poi c’è il discorso relativo alla piscina, che attualmente è utilizzata solo l’estate: noi vogliamo farla utilizzare sempre, anche per un ragionamento agonistico in prospettiva. Abbiamo studiato anche la possibilità di poterla riscaldare. Per quanto riguarda ancora il Frosinone, portare a Fiuggi le squadre del settore giovanile significa dare la possibilità di alloggiare in Città, faremo delle convenzioni con gli alberghi e cercheremo anche di far studiare qui i ragazzi, compatibilmente con la presenza degli Istituti. Poi c’è la parte relativa al Parco Giochi dei bambini, quindi il Capo I Prati un luogo di intrattenimento per le famiglie a 360 gradi”.
IL TIMING, L’IMPIANTO RIMANE COMUNALE – “Non cambiamo il profilo di missione – ha concluso Stirpe -, l’impianto rimane comunale, l’investimento sarà attorno ai 10 milioni e la struttura nella sua completezza sarà realizzabile in 24 mesi dal momento della posa della prima pietra. Sarà quindi realizzato progressivamente, il 24° mese è il punto di arrivo di una ristrutturazione modulare. Speriamo che all’inizio del 2024 di averlo finito. Ma sarà un punto di partenza. In seguito potrebbero esserci altre valutazioni, per altri sport. Aggiungo che l’impianto dovrà diventare anche un Centro federale di raduno per nazionali giovanili e femminili e un punto di incontro per chi ama lo sport. Questo è il profilo definitivo di missione. Siamo orgogliosi di realizzare questa iniziativa, come è curioso il Sindaco: attraverso il Frosinone dovrà esserci anche una rinascita che servirà anche a valutare lo spirito di coesione nella nostra provincia. Il calcio, in questo caso il Frosinone, deve diventare un veicolo attraverso il quale non solo trasmettiamo coesione ma trasmettiamo anche la necessità di avere e conservare una identità, soprattutto rivolta ai giovani. La possibilità di fare bene c’è ma serve un impegno che vada oltre le proprie convenienze personali. Certe volte le cose si fanno perché si debbono fare e non perché conviene farle. Noi se volevamo realizzare qualcosa strettamente più funzionale per il Frosinone avremmo potuto investire meno ma avremmo avuto anche meno. Adesso invece vogliamo cambiare l’inerzia del modo di ragionare: creare un progetto che possa essere utile a rigenerare e riqualificare quelle cose che sono state abbandonate. Tutto ciò è innegabilmente legato anche alla mancanza di risorse, il nostro Paese fino alla fine degli anni Ottanta andava in una certa direzione, poi improvvisamente ha preso un’altra strada che ha portato a trascurare aspetti e infrastrutture. Questo progetto, ripeto, è complementare a quello di Ferentino e allo stadio di Frosinone, vertebre di una spina dorsale necessarie ad aiutarci ad aumentare lo spirito di coesione attorno alla nostra squadra di calcio”.
FONTE: frosinonecalcio.com
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