Fideliter Excubat: cucito sul cuore e d’ora in poi di nuovo sulle divise. Dopo 12 anni lo storico stemma del Gallipoli Calcio, con il Gallo e l’iscrizione latina, torna a casa. E la città esulta. Perché il calcio vive di questo. Solo per la maglia: cori, trasferte, passione, esultanze e domeniche amare. Il tifoso, a tutte le latitudini, lo sa.
Al di là dei nomi e dei campioni, ciò che conta è quel pezzo di stoffa con i colori e l’emblema della propria squadra con cui i calciatori scendono in campo. E’ la maglia, la religione degli ultras. Che muove il calcio, e le sue stelle, prima e dopo la gara. “Un grande regalo alla città”: è quanto aveva promesso il presidente Vincenzo Carrozza del Città di Gallipoli manifestando la volontà di riappropriarsi dell’inconfondibile simbolo, lo stesso della città, che ha accompagnato anche la mitica cavalcata verso la B.
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