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S.P.A.L. 2013 – 2017/18

Ritornata in massima serie a quasi mezzo secolo dall’ultima apparizione, la squadra ferrarese non opera grandi stravolgimenti nell’organico. Confermati i punti di forza dell’anno precedente (Meret, Vicari e Lazzari), gli innesti riguardano soprattutto l’attacco: ai confermati Antenucci e Floccari vengono affiancati il giovane Bonazzoli e i più esperti Paloschi e Borriello.

Un gol di quest’ultimo, nella seconda giornata, contribuisce al successo contro l’Udinese per 3-2: l’attaccante segna in A con la dodicesima maglia, eguagliando il record di Amoruso, mentre gli estensi tornano alla vittoria nel massimo campionato dopo 49 anni. Il girone di andata si rivela complicato per i biancazzurri, che racimolano soltanto 15 punti, frutto di 3 vittorie e 6 pareggi. Il piazzamento al giro di boa è il terzultimo posto, a pari merito con il Crotone. La difficile situazione convince la dirigenza a tornare sul mercato nel mese di gennaio, rafforzando l’organico con gli arrivi del difensore Cionek e del centrocampista Kurtić.

Nel girone di ritorno la SPAL conquista importanti successi contro gli stessi pitagorici ed il Bologna: tali risultati permettono di abbandonare il terzetto di coda, agganciando Sassuolo e Chievo. Gli emiliani rimangono così imbattuti sino alla fine di aprile, ottenendo altre fondamentali affermazioni ai danni del pericolante Hellas Verona (a sua volta in corsa per scampare la retrocessione) e di un già condannato Benevento. La matematica salvezza viene centrata all’ultima domenica, quando la vittoria per 3-1 sulla Sampdoria consente di staccare i calabresi (che a 90 minuti dalla conclusione si erano ritrovati appaiati alla neopromossa) di 3 punti in classifica. La compagine estense termina quindi il torneo in diciassettesima posizione.


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