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Società Sportiva Calcio Napoli 1926 – 2004/05

Nella stagione 2004-2005 il Napoli, costretto a ripartire dalla C1, affida la panchina a Gian Piero Ventura cominciando il suo campionato in ritardo. Senza una preparazione atletica valida e con una rosa di calciatori inadeguata – conseguenza della tardiva iscrizione che di fatto fa partire il calciomercato della compagine solo alla fine di agosto (e prolungato dalla FIGC fino alla metà di settembre) ma comunque in un periodo dove erano disponibili prevalentemente giocatori svincolati – per aspirare ai primissimi posti, la squadra ha subito delle grandi difficoltà, riuscendo a collocarsi in una posizione a ridosso della zona play-off e puntando sul mercato di gennaio per compiere gli aggiustamenti necessari.

Con gli acquisti di calciatori di buon livello tra i quali Calaiò, Fontana, Piá e Capparella, e con l’esonero di Ventura sostituito da Edy Reja, si spera di raggiungere la zona promozione. Così avviene ed il Napoli, con il terzo posto in graduatoria, supera in semifinale la Sambenedettese, ma perde la finale play-off contro l’Avellino, pareggiando 0-0 in casa e perdendo 2-1 in Irpinia.

Per tutta l’estate il Napoli confida ugualmente nell’accesso in Serie B tramite il ripescaggio; a fine luglio, per qualche giorno, il Napoli è virtualmente in B grazie alla bocciatura del Messina da parte del Consiglio Federale, ma il TAR riabilita i peloritani ed il Napoli rimane in C1. Ad agosto sembrano essere il Pescara prima ed il Torino poi a fare posto al Napoli nella serie cadetta, ma anche in questi casi i regolamenti vengono applicati senza favorire gli azzurri che dovranno riconquistare la Serie B sul campo.


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