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Olympique de Marseille 1899 – 1992/93

Che squadra quell’Olympique Marsiglia del 1993. Scandali a parte, tra doping e corruzione, non si può discutere la bontà tecnica di una formazione capace, sul campo, di dominare ovunque. Una crescita, quella francese, partita da lontano e culminata nel trionfo, poi revocato, del 26 Maggio del 1993, quando una rete di Basile Bolì consegna la coppa dalle grandi orecchie al Marsiglia, che batte il Milan di Fabio Capello, l’ultimo degli olandesi (Gullit e Rijkaard faranno le valigie in estate, Van Basten capirà che per lui i problemi fisici non potranno mai essere superati).

Quell’Olympique era una squadra forte, che si era costruita nel tempo ma che nel 1992-93 trovò la sua perfetta alchimia. La squadra che si presenta ai nastri di partenza è una formazione che viene da 4 scudetti consecutivi in Francia ma che in Europa ancora non trova il successo. Nel 1991 perde, ai rigori, contro la Stella Rossa di Belgrado dopo aver fatto fuori il Milan nei Quarti con la famosa gara dello spegnimento delle luci del Velodrome e Galliani che fa rientrare i suoi negli spogliatoi. Nel 1992 il cammino si interrompe presto, agli Ottavi di Finale, contro lo Sparta Praga (sempre ai calci di rigore).

L’Olympique Marsiglia del 1992-93: Voeller e Boksic con Pelè, Deshamps e Desailly

La società, presieduta da Bernard Tapie, nell’estate del 1992 cambia molto. Se ne va il cannoniere del momento, Jean Pierre Papin, con destinazione Milan, oltre a Chris Waddle allo Sheffield e Tigana al Monaco, non certo due giocatori qualunque per l’epoca. Sul fronte degli arrivi, però, il Marsiglia fa le cose in grande. In porta c’è Barthez, che nel ’98 sarà il portiere della Francia campione del mondo, a centrocampo arrivano Stojkovic dal Verona e Martin Vasquez dal Torino (a gennaio sarà venduto al Real Madrid), ma è in avanti che ci sono i colpi geniali.

Omam-Biyik, protagonista ai mondiali del ’90 con il Camerun, dura poco venendo dirottato al Lens a gennaio, ma gli altri due nomi sono da brividi e si intrecciano con il calcio italiano: dalla Roma viene preso Rudi Voeller, cannoniere di indiscusso valore, campione del mondo con la Germania nel 1990, mentre dal Cannes viene acquistato una giovane promessa che risponde al nome di Alen Boksic (passato nell’Hadjiuk Spalato ma una sola presenza nel Cannes nel 1991-92, e futuro nella Lazio dal 1994 al 2000).

Alen Boksic: i gol con l’Olympique Marsiglia nel 1992-93

https://youtube.com/watch?v=K4uo95BDKLI

Saranno loro due, insieme al centrocampista tutto fantasia Abedì Pelè ed ai costruttori di gioco Deshamps e Sauzèe, l’anima di quella squadra.

In Francia, come sempre, c’è poco da discutere, il Marsiglia è leader indiscusso del suo campionato, e la coppia d’attacco Voeller – Boksic funziona a meraviglia. 18 gol per il tedesco e 23 per il croato in campionato, numeri da capogiro. In difesa, poi, non si passava. Il Marsiglia giocava con un 5-3-2 con Di Meco e Eydelie sugli esterni ed il trio Boli – Desailly – Anglomà al centro. A centrocampo Deshamps e Sauzèe erano i pensatori, distruttori e costruttori di gioco con Pelè al servizio di Boksic e Voeller, con Durand, Ferreri e Casoni ottimi rincalzi.

In Champions la squadra vola, è il primo anno della formula Champions League con due gironi che decretano le due finaliste. I francesi fanno fuori agevolmente Glentoran e Dinamo Bucarest, nel girone Rangers, Cska Mosca e Bruges non possono nulla contro lo strapotere biancoceleste. Il Marsiglia conquista la finale, di fronte ci sarà il Milan, a Monaco di Baviera, il 26 Maggio del 1993.

Gli schieramenti tattici di Olympique Marsiglia e Milan
Gli schieramenti tattici di Olympique Marsiglia e Milan

Ma la partita più importante, forse, si gioca sei giorni prima, il 20 maggio, quando il Marsiglia in campionato affronta in trasferta il Valenciennes. Vittoria per uno a zero firmata da Boksic, ma questa gara segnerà la storia del club, ma lo vedremo più tardi.

 

26 Maggio 1993: Olympique Marsiglia – Milan 1-0, gol di Boli

Il 26 Maggio ancora Marsiglia contro Milan, come due anni prima, ma le due squadre ci arrivano in condizioni psicofisiche diverse. Il Marsiglia è al top, il Milan sembra al tappeto ancora prima di cominciare. Van Basten non è in perfette condizioni, Rijkaard ha già annunciato che a fine stagione lascerà i rossoneri, Gullit, reduce da un infortunio, è sicuro di giocare ma viene spedito da Capello in panchina e va su tutte le furie nel prepartita, Papin, il grande ex, viene destinato alla panchina. A tutti e due viene preferito Massaro, che nel primo tempo fallirà un paio di gol importanti. Allo scadere del primo tempo è Boli, da calcio d’angolo, a staccare di testa e superare Rossi.

1993: la finale Olympique Marsiglia – Milan – Il VIDEO

Nella ripresa il Milan sembra il lontano parente della squadra ammirata negli anni passati, il Marsiglia tiene e conquista la sua prima Coppa dei Campioni. Deshamps alza al cielo il trofeo.

FONTE: calcionazionale.it


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