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Bologna Football Club 1909 – 2013/14

La stagione incomincia ufficialmente il giorno 8 luglio 2013, con il ritrovo dei giocatori e dell’allenatore Stefano Pioli al centro tecnico di Casteldebole. Mancano quel giorno Saphir Taïder, Alessandro Diamanti e Henry Giménez.

La prima partita del Bologna è contro il Brescia, in Coppa Italia, dove i rossoblù vincono grazie a un goal su punizione di Alessandro Diamanti. Il cammino in Coppa Italia però dura poco: già al turno successivo contro il Siena i rossoblù vengono sconfitti nei minuti finali dei tempi supplementari.

L’inizio della nuova stagione è drammatico: il Bologna trova la prima vittoria soltanto dopo nove giornate di campionato, vincendo 1-0 contro il Livorno con goal di testa di Crespo. Prima di questa partita ci furono le sconfitte contro Napoli, Torino, Roma, Hellas Verona e Sassuolo, perdendo quindi tre sfide contro le dirette concorrenti per la retrocessione. A queste partite si aggiungono poi i pareggi contro Sampdoria, Udinese e Milan; proprio in quest’ultima il Bologna si fa rimontare di due reti nei minuti finali da Robinho e Abate, dopo la doppietta dei nuovi acquisti Laxalt e Cristaldo.

Dopo la vittoria contro il Livorno, i rossoblù battono il Cagliari in trasferta per 3-0, poi però rincomincia un ciclo di partite negative, alimentando i malumori della piazza bolognese. In sei partite il Bologna raccoglie solo tre punti, frutto di tre pareggi contro Chievoverona, Inter e Parma, insieme con i rovesci contro Atalanta, Juventus e Fiorentina. Proprio contro l’Atalanta, il Bologna trova la sconfitta nei minuti finali a causa di un errore del portiere titolare Gianluca Curci.

Dopo la vittoria contro il Genoa e la sconfitta contro il Catania (al momento fanalino di coda del campionato), il 7 gennaio la società comunica l’esonero dell’allenatore Stefano Pioli, sostituito il pomeriggio del giorno dopo da Davide Ballardini. Nonostante il cambio in panchina, la squadra non brilla contro la Lazio, scatenando la contestazione dei tifosi, contrariati per l’andamento in campionato della squadra e per la scelta dell’allenatore. Il Bologna chiude così il girone di andata con 16 punti.

La partita dopo contro il Napoli ha inizio tra le polemiche: in occasione del ricordo di Lucio Dalla, dato il suo amore per il Bologna e per i partenopei, è stato deciso da Gianni Morandi, presidente onorario e amico del cantautore scomparso, di fare suonare prima della partita la canzone Caruso, come sorta di gemellaggio tra le due tifoserie. La proposta però non viene accolta bene dai tifosi rossoblù, che fischiano la canzone e intonano cori offensivi contro i tifosi del Napoli, tanto da costringere a interrompere a metà la canzone. La partita finisce 2-2, con doppietta di Rolando Bianchi siglata nei minuti di recupero finali.

La squadra pareggia anche contro la Sampdoria per poi perdere rovinosamente contro l’Udinese, ultima partita giocata dal capitano Alessandro Diamanti che qualche giorno dopo verrà venduto in Cina al Guangzhou Evergrande a calciomercato concluso. Nonostante la vendita del giocatore la squadra reagisce e batte in trasferta il Torino con doppietta di Jonathan Cristaldo. Questa vittoria dà però inizio a una serie di risultati deludenti quali quelli contro Milan (gara dominata dai rossoblù che escono sconfitti a causa di un goal dalla distanza di Mario Balotelli), Roma, Hellas Verona, Sassuolo e Livorno; in queste cinque partite la squadra di Ballardini fa solo due punti, portando così i rossoblù in zona retrocessione. Con il successo contro il Cagliari la squadra riesce a rialzarsi dalla “zona rossa”, ma la bruciante sconfitta per 3-0 contro il Chievo fa aleggiare di nuovo lo spettro della retrocessione.

I tre punti contro il Cagliari saranno l’ultima della stagione in Serie A del Bologna, che inanellerà solo 3 pareggi nelle ultime 8 partite, fino ad arrivare all’11 maggio 2014, giorno in cui i rossoblù perdono in casa contro il Catania, finendo con una giornata in anticipo in Serie B insieme con il Livorno e lo stesso Catania. È la quarta retrocessione dalla serie maggiore a quella cadetta per il Bologna, che viene anche pesantemente contestato durante e dopo la partita. Pochi istanti dopo la partita il presidente onorario Gianni Morandi e il vicepresidente Marco Pavignani lasciano il loro incarico.


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