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Quanto guadagna un calciatore di Serie D: le cifre

Prende il via il campionato di Serie D 2021/22. Partirà infatti questo weekend la stagione della massima serie calcistica dei dilettanti.

«Una ripresa piena e completa delle attività, dopo due stagioni martoriate dalla pandemia, è il traguardo che abbiamo accarezzato tutti insieme in questo periodo così complesso e che ancora oggi ci impone comportamenti e regole distanti dalle nostre abitudini», le parole del presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia.

«Un traguardo che arriva dopo una faticosa gestione dei campionati di vertice, con uno stress senza precedenti per club, atleti e organizzazione nel rispettare norme e protocolli atti a garantire la massima tutela della salute, propria e degli avversari. La campagna vaccinale porterà degli innegabili benefici allo svolgimento dei campionati, in ogni regione d’Italia, anche se sarà fondamentale “restare in partita”, perchè il “nemico” è micidiale in contropiede», ha concluso.

Quanto guadagna un giocatore di Serie D? Tutte le cifre

Tra le tante domande che gli appassionati si fanno in relazione al campionato di Serie D, anche quella sullo stipendio dei calciatori? Quanto guadagna un giocatore in questa categoria? La risposta è fornita da un documento della LND.

«Per i calciatori tesserati con società partecipanti ai Campionati Nazionali organizzati dalla Lega Nazionale Dilettanti, è esclusa espressamente, come per tutti i calciatori “non professionisti”, ogni forma di lavoro autonomo o subordinato», esordisce il comunicato, specificando l’inquadramento degli atleti.

«I calciatori tesserati per le società che disputano il Campionato Nazionale di Serie D del Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti devono tuttavia sottoscrivere, su apposito modulo, accordi economici annuali relativi alle loro prestazioni sportive concernenti la determinazione della indennità di trasferta, i rimborsi forfettari di spese e le voci premiali come previste dalle norme che seguono», si legge ancora.

«Tali accordi – prosegue il documento – possono anche prevedere, in via alternativa e non concorrente, l’erogazione di una somma lorda annuale da corrispondersi in dieci rate mensili di uguale importo, nel rispetto della legislazione fiscale vigente. Gli accordi relativi al Campionato di Serie D del Dipartimento Interregionale devono essere depositati entro e non oltre il 31 ottobre della stagione sportiva di riferimento ovvero, se relativi a tesseramenti successivi a tale data, devono essere depositati entro e non oltre 30 giorni dalla sottoscrizione dei medesimi accordi economici».

Per la stagione 2021/22, la LND sottolinea che «gli accordi concernenti i rimborsi forfettari di spese e le indennità di trasferta non potranno superare il tetto di 61,97 Euro al giorno, per un massimo di 5 giorni alla settimana durante il periodo di campionato».

Inoltre, «gli accordi concernenti l’attività agonistica relativa a gare di Campionato e Coppa Italia, non potranno prevedere somme superiori a Euro 77,47 per ogni prestazione, come voce premiale».

E ancora: «Gli accordi concernenti la fase di preparazione della attività stagionale del Campionato Nazionale di Serie D della Lega Nazionale Dilettanti, potranno prevedere erogazioni per non più di 45 giorni per rimborsi forfetari di spese o indennità di trasferta secondo l’ammontare massimo di cui al comma 3 (Euro 61,97 al giorno)».https://secure.spox.com/daznpic/daznscheduleit.html?c=itcalcioefinanzaseriea&tm=5439896

«In caso di pagamento per l’intera stagione, invece, «gli accordi concernenti l’erogazione di una somma lorda annuale, non potranno prevedere importi superiori a Euro 30.658,00».

In chiusura, si sottolinea che «in deroga a quanto previsto al comma 2, i calciatori tesserati per società che disputano il Campionato Nazionale di Serie D del Dipartimento Interregionale, possono stipulare accordi economici per un periodo massimo di tre stagioni sportive. Nel caso di accordi economici pluriennali, oltre alla somma annuale lorda nei limiti di cui al comma 6, gli accordi possono prevedere la corresponsione di una ulteriore indennità, per la durata pluriennale dell’accordo, a favore del calciatore».

FONTE: calcioefinanza


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