Lo stadio Angelo Massimino di Catania, già stadio Cibali dall’omonimo quartiere catanese nel quale è collocato (è conosciuto ancora comunemente anche con questo appellativo), è lo stadio polisportivo che ospita le partite casalinghe del Calcio Catania. Dal 2002 è dedicato ad Angelo Massimino, il presidente che guidò i rossazzurri a più riprese tra il 1969 e il 1996. È stato anche lo stadio dell’Atletico Catania e della Jolly Componibili Catania, la squadra di calcio femminile che ha vinto lo scudetto 1978. È tra gli stadi più conosciuti in Italia.
Fu costruito dal 1935 su progetto dell’architetto Raffaele Leone per conto della ditta di proprietà dell’ingegnere Antonio Ferro e inaugurato il 28 novembre del 1937 in occasione della partita di Serie C tra ACF Catania e il Foggia, che si concluse 1-0 per i padroni di casa. Battezzato Cibali (e soprannominato “stadio dei ventimila”), nel 1941 fu dedicato a Italo Balbo, salvo poi riassumere il primo nome alla caduta del fascismo.
Sin dal 1960, dopo la seconda promozione in Serie A, la dirigenza del Catania avanza l’ipotesi di lasciare l’impianto per costruire un nuovo stadio in località Pantano d’Arci a causa della pista d’atletica che impediva e, ancora oggi, impedisce una visione perfetta della partita.
Il 4 giugno 1961 lo stadio è stato teatro dell’espressione divenuta celebre «Clamoroso al Cibali!», quando il commentatore Sandro Ciotti parlò così a proposito della vittoria del Catania sull’Inter di Helenio Herrera.
Ristrutturato nel 1991 e poi nel 1997, ha ospitato due partite della Nazionale (nel 1998 contro la Slovacchia e nel 2002 contro gli Stati Uniti), alcune gare di vari sport, la manifestazione di chiusura delle Universiadi estive del 1997 e le gare principali dei Giochi Mondiali Militari nel 2003. È dotato di pista d’atletica a 8 corsie, di un campo di allenamento (il Cibalino), un campo di pallavolo (il PalaSpedini, dove giocarono sia la Paoletti che l’Alidea, che hanno vinto rispettivamente lo scudetto maschile e femminile di pallavolo), un campo esterno di pallacanestro (il PalaSpedini esterno) e vari uffici.
Sulla rivista il Catania calcio del febbraio 2002 vennero elencati 20 buoni motivi per cui lo stadio fosse inadeguato ma, nonostante siano stati realizzati diversi progetti, non è stata posta neanche la prima pietra del nuovo impianto. Nel 2007 la piazza Vincenzo Spedini antistante lo stadio, è stata teatro degli scontri che hanno portato alla morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti.
Dalla stagione sportiva 2008-2009 è dotato di videotabellone elettronico. Nell’estate 2013 il Massimino subisce un importante restyling: vengono interrate le due panchine, realizzati cinque Sky box al centro della tribuna A e due aree ristorante.
Leave a Reply