Advertisement

Juventus Football Club 1897 – 1992/93

La squadra, guidata dal confermato Trapattoni, si presentò ai nastri di partenza della stagione con un corposo rinnovamento della rosa. Il ricambio riguardò soprattutto il centrocampo, con l’inserimento di elementi quali il giovane Dino Baggio, al definitivo esordio in bianconero dopo l’anno in prestito all’ Inter — e presto appellato come Baggio2 per non confonderlo con il suo nuovo capitano, il ben più famoso Divin Codino —, e i nazionali stranieri Andreas Moller e David Platt, e l’attacco con il promettente Fabrizio Ravanelli, fattosi notare nelle serie minori, assieme a uno dei «colpi» di mercato della stagione, Gianluca Vialli, strappato per 30 miliardi di lire alla Sampdoria e al suo «gemello» Roberto Mancini.

In difesa arrivarono invece in prospettiva il diciassettenne Luigi Sartor, prelevato dalle giovanili del Padova per 1 miliardo — all’epoca una cifra record per un giocatore minorenne — e aggregato al vivaio bianconero, e nell’immediato l’ancora sconosciuto Moreno Torricelli, protagonista di una vera e propria «favola» a sfondo calcistico: falegname brianzolo e giocatore dilettante a tempo perso nella Caratese, nel 1992 impressionò il Trap durante un’amichevole primaverile guadagnandosi un ingaggio in bianconero per la stagione seguente, compiendo in pochi mesi un balzo dall’Interregionale alla Serie A che non lo destabilizzò, imponendosi immediatamente nell’undici titolare.

In campionato la Juventus, complice un cammino altalenante, non riuscì mai a inserirsi nella lotta per lo Scudetto, nonostante le 21 reti di Roberto Baggio, superato in classifica marcatori dal solo Beppe Signori della Lazio, i bianconeri chiusero il torneo al quarto posto, dietro ai rossoneri campioni, all’Inter e a una rampante provinciale quale il Parma.

Ben più esaltante si rivelò la campagna europea in Coppa Uefa, dopo aver superato in sequenza nei turni precedenti i ciprioti dell’ Anorthosis, gli ellenici del Panathinaikos, i cechi del Sigma Olomouc, i lusitani del Benfica e i transalpini del PSG, i piemontesi ebbero la meglio nella doppia finale dei tedeschi del Borussia Dortmund sconfiggendoli con un parziale aggregato di 6-1 (3-1 al Westfalenstadion, e 3-0 al Delle Alpi).

La partecipazione alla Coppa Italia si fermò invece a un passo dalla finale, quando ad eliminare i bianconeri furono i rivali del Torino.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *